STADA Health Report 2025: italiani consapevoli, ma resta la sfida su prevenzione e salute mentale

Anche nel 2025, per il quinto anno consecutivo, lo STADA Health Report ha offerto una panoramica del rapporto dei cittadini italiani con il Servizio Sanitario Nazionale, gli operatori sanitari e la propria salute. I dati italiani fanno parte di un’indagine più ampia, condotta online da Human8 per conto del Gruppo STADA in 22 Paesi.

“Siamo arrivati all’undicesimo STADA Health Report europeo e al quinto condotto in Italia. In Europa sono state intervistate 27.000 persone, nel nostro paese 2.000”, racconta Salvatore Butti, General Manager & Managing Director Italy presso EG Stada group. “Ancora una volta è emerso come un italiano su tre non si sottoponga a controlli medici né faccia prevenzione. Inoltre il rapporto ha evidenziato come solo una piccola parte delle persone che soffrono di problemi di salute mentale si rivolga a uno specialista. D’altra parte, la fiducia e la soddisfazione verso i medici e i farmacisti resta alta”.

I risultati del sondaggio, spiega Butti, hanno l’ambizione di coinvolgere tutti gli stakeholder, per ragionare insieme sui problemi che si presentano ogni anno e trovare soluzioni.

Scarto tra consapevolezza e azione

“In Italia quasi tutti riconoscono l’importanza di uno stile di vita sano: il 98% degli intervistati ne è consapevole. Tuttavia, quando si passa dalla teoria alla pratica, la percentuale scende al 60%, un dato comunque sopra la media europea (51%), ma che evidenzia un gap significativo. Questo scarto si riflette anche nell’alimentazione: se il 91% degli italiani pensa che mangiare sano possa prevenire malattie, solo il 64% dichiara di seguirne davvero i principi”, illustra Luca Vitaloni, Associate Director di Human8.

Le ragioni di questa distanza tra consapevolezza e azione sono molteplici. La mancanza di motivazione è la barriera principale (39%, con punte più alte tra donne e giovani), seguita dalla carenza di tempo (36%) e da difficoltà economiche (29%), che impediscono a molti di mantenere uno stile di vita salutare.

Sul fronte della prevenzione, cresce la quota di italiani che si sottopongono a check-up sanitari (dal 57% al 68%), soprattutto le donne sopra i 35 anni. Nonostante ciò, quasi un terzo della popolazione (32%) non effettua alcun esame: i motivi principali sono i costi troppo elevati, la scarsa disponibilità di servizi accessibili e, in parte, la percezione di non averne bisogno.

Farmacie: un punto di riferimento accessibile

La fiducia riposta nel Servizio Sanitario rimane stabile (48%) rispetto a quanto emerso dall’edizione dello scorso anno, anche se al di sotto della media europea (56% nel 2024 e 58% nel 2025). Poco più di 4 cittadini su 10 ritengono che l’accesso alle cure mediche sia garantito in modo equo a tutta la popolazione (rispetto a una media europea del 51%). Rimane solida la fiducia nei confronti del Medico di Medicina Generale e del farmacista, professionisti a cui si affida con regolarità il 58% della popolazione.

“Le persone continuano a riconoscere nella farmacia un punto di riferimento vicino, accessibile e parte della loro quotidianità”, commenta Paolo Levantino, Segretario Fenagifar (Federazione Nazionale dei Giovani Farmacisti). “Ricordiamo sempre però che questa fiducia non è un traguardo e dobbiamo rafforzarla ogni giorno: trasformarla in un impegno costante e concreto di educazione e prevenzione”.

Sulla base dei risultati su prevenzione e check up, Levantino sottolinea il ruolo del farmacista che, con campagne informative o soltanto con una parola in più, può contribuire a una maggiore consapevolezza del paziente.

Collaborazione tra Medico di Medicina Generale e farmacista

“Una presa in carico veramente efficace del paziente, in ogni caso, prevede una collaborazione tra tutti i professionisti della salute”, nota il farmacista. “Noi siamo la prima voce di ascolto, e nel momento in cui individuiamo dei campanelli di allarme dobbiamo indirizzare la persona dal Medico di Medicina Generale o dallo specialista”.

Concorda Andrea Mandelli, Presidente FOFI (Federazione Ordini Farmacisti Italiani): “Lo STADA Health Report ci aiuta a comprendere le dinamiche e i cambiamenti della società con cui ci interfacciamo tutti i giorni. È emersa una grande fiducia nei professionisti della salute, che possono fornire al cittadino risposte precise e affidabili rispetto ad altre fonti”, commenta. “Sono assolutamente sicuro che la collaborazione tra medico e farmacista potrà essere ancora una volta la via maestra da percorrere per supportare al meglio i cittadini in tema di salute”.

Aderenza terapeutica come strategia preventiva

Il gioco di squadra tra farmacisti e Medici di Medicina Generale può anche migliorare i dati di aderenza terapeutica nella popolazione.

“La garanzia della persistenza ai trattamenti e alle cure è determinante per ottenere risultati: un farmaco molto efficace non è in grado di curare bene se non viene assunto correttamente”, ricorda Claudio Cricelli, Presidente Emerito SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie). “Proprio come per gli stili di vita sani, come alimentazione ed esercizio fisico, anche le terapie sono utili se usate per un adeguato periodo di tempo”.

Cricelli sottolinea come gli operatori sanitari e i cittadini siano un’accoppiata inscindibile e debbano lavorare insieme in un rapporto di fiducia reciproca.

“In un’epoca in cui le persone hanno una maggiore consapevolezza e accesso alle conoscenze, la vecchia idea dei medici o dei farmacisti o del sistema che incombe sui cittadini non funziona più”.

Salute mentale: in pochi cercano aiuto

Il sondaggio ha interrogato i cittadini anche su temi di salute mentale. Il 30% dei partecipanti ha affermato di essere affetto da problemi psicologici, ma di questi solo l’8% ha dichiarato di cercare sostegno.

I dati suggeriscono che chi vive un disagio psicologico mostra minore propensione a mantenere abitudini sane, a sottoporsi a controlli e a svolgere attività fisica. Le barriere principali all’accesso a un supporto adeguato sono soprattutto economiche, ma anche culturali (stigma, scetticismo sull’efficacia). Le preoccupazioni finanziarie, la solitudine e lo stress lavorativo risultano i fattori che pesano di più sul benessere mentale.

“Come farmacisti possiamo intercettare i segnali di disagio e indirizzare le persone verso il supporto più adeguato”, commenta Levantino. “Possiamo aiutare chi vive momenti di fragilità a non trascurare il proprio benessere”.

Il Tour della salute

In risposta ai risultati che emergono di anno in anno dal Report, EG STADA ha deciso di fare la sua parte per diffondere l’importanza della prevenzione sanitaria. “Siamo sponsor del Tour della salute, iniziativa che si pone l’obiettivo, toccando 15 Regioni, di offrire consulti gratuiti alla popolazione”, spiega Butti. L’evento itinerante nasce con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sull’importanza di uno stile di vita sano ed equilibrato per prevenire malattie croniche.

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